MĒDÈN ÁGAN

Genere: mostra arte contemporanea
Opening: Giovedì 30 gennaio 2025, ore 18.00
Sede: Galleria Commerciale Via Roma, 215, L'Aquila, primo piano Cc via Vicentini
Da un’idea di Spazio Genesi
A cura di Sara Dias
Coordinamento di Massimo Camplone (aka Névoa-Na-Rua)
Grafiche di Daniela Tracanna
Espongono Stefania Delli Compagni e Romario Bardhoshi
Allestimento Giulia Bartolomei


Reportage fotografico del vernissage

a cura di Monica Toscani

Foglio di sala

Mēdèn ágan

Il troppo come modo per arrivare al poco, al minimo, al necessario. Romario Bardhoshi e Stefania Delli Compagni. Spazio Genesi. Vernissage Giovedì 30 gennaio.

La mostra, ponendo in dialogo gli artisti Romario Bardhoshi e Stefania Delli Compagni, intende riflettere sul rapporto tra scenario antropizzato e paesaggio naturale; esplorando le modalità operative dell’artista, figura costantemente in bilico fra automatismo e consapevolezza.

Nel corso di tale appuntamento verranno presentate le ricerche artistiche di Romario Bardhoshi e Stefania Delli Compagni; giovani artisti provenienti dall’accademia in grado di fondere nel proprio lavoro automatismo e consapevolezza, mediante un approccio intimista e soggettivo nei confronti della realtà esterna.

Fondamentale è il rimando ai territori d’esperienza in cui l’artista ha modo di muovere i propri passi e di riedificare man mano narrazioni preesistenti. La compenetrazione tra luoghi, corpi e memorie avviene attraverso una costanza fragile ed un profondo senso di cura. L’utilizzo dell’elemento sonoro, del riciclo, della sovraesposizione e del segno risultano primari nel processo e nella sperimentazione di materiali e supporti. La gestualità diviene una sorta di valvola di sfogo tramite cui esternare pulsioni tacite riguardanti il rapporto col corpo e con il contesto in cui esso è immerso.

Graffiare, scalfire con forza, incidere nella memoria del materiale, servirsi della preponderanza del segno per dar vita a forme di identità negoziabili. Il corpo umano si trasforma in campo di battaglia e di contrattazione. L’individuo non prevale sull’elemento naturale o viceversa, vi è piuttosto un rapporto di proficua interdipendenza. Nella rappresentazione, il soggetto cede deliberatamente i propri attributi fisiognomici specifici in favore di una corporeità universale e trasferibile. Egli, manipolato e sovraesposto, diviene mezzo mediante cui narrare un’infinità di storie possibili; che si tratti di narrazioni d’epica utopia, ipotesi per la ricostruzione di mondi passati o di scenari in cui abolire l’icona ed i suoi significati. Per raggiungere tali scopi, il paesaggio antropizzato e quello naturale stringono un sottile patto di alleanza al fine di rievocare memorie e suggestioni in via di estinzione.

Il tema dell’abbandono, della dispersione ed i tentativi di cristallizzazione da parte dell’artista vengono proposti evidenziando costantemente il rapporto precario tra costrizione, messa in sicurezza e perdita del controllo.

Inoltre, il fascino per la “rovina” ed un certo tipo di immaginario classico vengono stemperati grazie all’utilizzo di un taglio prettamente fotografico, garantendo di conseguenza autonomia all’immagine; quest’ultima avrà così modo di svincolasi dalla subordinazione della memoria ed assumere una dimensione tattile, palpabile.

Il titolo della mostra fa riferimento al concetto greco di mēdèn ágan, ossia nulla di troppo. Tale principio, originariamente riferito all’equilibrio e all’importanza del mantenimento di un limite invalicabile, diviene nelle opere esposte uno stimolo che fa dell’eccedenza, del posticcio e della saturazione elementi fondamentali per analizzare il proprio lavoro e la propria struttura identitaria.

Qui, la libertà ottenuta e garantita dal superamento del confine non assume valenze romantiche o eroiche ma piuttosto diviene parametro quotidiano tramite cui mettere in discussione la realtà che ci circonda, il proprio operato e le proprie chiavi di lettura.

Il troppo come modo per arrivare al poco, al minimo, al necessario.

L’esposizione sarà fruibile fino a sabato 22 febbraio su appuntamento.


Comunicati stampa

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